A li sacri calanchi lubrianesi!

Como che fue che li jovini de la «Confraternita de la fava» (nomata in isto modo pe la frequente citatio de li suoi omini ne la metafora priapesca), condussero lo popolo di Lubriano a la difesa de lo Pianoro fra li Calanchi, in Anno Domini MCCIII


   
Mai fu, così accorato appello et anco un po' inatteso,
de jovini rampolli del popol lubrianeso(1).

Temevano invasione, d'urbani e interurbani,
sortitte una favella: arriveran domani!

Essi lanciaro allarme, pe radun'alleati:
"Domenica è vicina! Vinite prodi tuscici! Et siate ben armati!"

Anch'io sentii richiamo, da origini ancestrali.
Raggiunsi poi Lubriano, diretto, sanza scali!

M'affaccio al belvedere: rimiro grande gemma.
Vedo la Bagnoregio, magnificente et somma.

Poi fu vision celestica, si pose a la mea vista:
giungettero assai in molti; sorpresa non prevista.

Un omo alto e fiero, si ergette fra la folla:
"Udite lubrianesi! Lo forestier non molla!

Partim cum lo coraggio, scendiam fra li calanchi,
puntiamo a lo Pianoro! Nel nome de li Santi!"

Percorro lo sentiero e nel corteo m'immergo,
scrutazio tutt'intorno, ammiro in longo et largo.

Son grandi maraviglie, calanchi fascinosi,
ricordan cattedrali e muraglion sfarzosi.

Son bianchi, un po' spettrali, ricordan nuvoloni,
purezza di natura, grandiose apparizioni.

Ma dopo pochi passi, già noi facemmo sosta!
Li jovin lubrianesi, c'offriron gran provvista.

"La cosa è interessante... - commenta meo vicino -
est tutto a «Miglio Nullo»(2); lo cibo è genuino!"

"Lo «Nullo» stace solo, - gli fo notare abbaglio -
  poiché noi si percorse, du decimi di miglio"

"Orsù! Annemo! Forza! Gettionci a lo percorso!
Han visto i visigoti! Hanno sostato 'l carro!"

Poi lesti noi marciammo, pe la ferale pugna,
scalammo lo pianoro, sognando gran lasagna.

Ma quando fummo in vista di tavola imbandita,
li visigoti eccoli! Ci sbarran la salita!

"Cedete passo villici! - minaccia 'l forestiero - 
Oprite strada a noi! Al nostro inceder fiero!"

Scoppiò furente pugna! In molti si scannaro!
Ma alfin li lubrianesi, la vetta conquistaro!

Assiso sul pianoro, mia vista fa la «ola!»
inforco una salsiccia, addento una... braciola!

NOTE
(1)  Alcune fonti riferiscono che i discendenti di questa antica e gloriosa Confraternita, appartengano oggi alla meritoria Pro Loco di Lubriano.
(2) Miglio Nullo: Concetto primordiale del nostro attuale «Chilometro Zero».

Poesia anisosillabica in rima baciata
© Copyright 2016 - Fabrizio Manili‎

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