Lo meteo nello peregrinare in supra i monti

Come che fue che lo predicatore Leonardo «Defensor Naturae», condusse, a prova estrema, un branco di rudi urbanici, in supra lo monte di Livata, in Anno Domini MCCXII
  

Albeggia appena un poco: principia jorno novo,
ormai son bello sveglio, sorgo da lo meo covo.

Son pronto zainato et l'emotion m'assale,
recommi dunque tosto al sito conviviale.

Et mentre io ramingo, percorro lo sentiero,
m'imbatto in tre donzelle et uno forestiero.

"E chi tu sie? - domanda una madama - 
et donde vai? Sembri sortito appena da lo tuo pigiama!"

"Meo nome est Fabricio et cerco uno traguardo,
Unir voglio meo spirito, allo frate Leonardo.

 Illuminate ordunque, meo duro comprendonio,
dicite vostro nome, cum fusse novo conio"

"Uhè pirla, io mi chiamo Ugo, ciapa!" lo forestier favella.
Ha idioma longobardo, che fosse uno «Brambilla»?

"Se gh'è... pure noi cerchiamo sto monaco ora.
Ed io son qui con due femmine e la mia signora"

"Piacer, vengo da oriente, passando per Valona,
son io grande viandante, mio nome est Valbona"

"Mi scuso, son distratta, son Paola... la piacentina,
trovossi in tasca a Ugo sospetta catenina...

Lui dice che di mater sua per me era uno presente;
ma tarlo mi consuma... per putta è una tangente?

Or terza foemina Sabina, non era favellata,
lei mormorava solo «son io tant'affamata!»

Ordunquo il pentagruppo, col carro et lo ronzino,
partiro alla ricerca, di Leo lo pellegrino.

Traversa est perigliosa, ma l'Ugo è assai prudente,
sollecitato a fretta, da Paola di frequente!

Alfin l'incontro avvenne, in abruzzese terra,
col peregrin Leonardo et schiera sì bizzarra.

"Chi site voi? - esclama lo condottiero alpestre -
Di donde siete et donde ite cum vostro calzar pedestre?"

Lui s'era assai attorniato di tanti suoi seguaci,
simpatici, curiosi et anco un po' vivaci.

Accanto ad isso, cum fusse «bodiguardo»,
Andrea lo milite, con lo suo attento sguardo.

Così Leonardo issatosi, s'un masso prominente,
principia il predicatio, per educar la gente.

"Udite omini! Et voi donne attentionate!
Siete a osservar lo cielo, finché non lo imparate!

Notate tutte nubi et percepite i venti,
fidate in vostro cefalo, cogliete i cambiamenti!

Et non seguite acritici, «gippiessi» et previsioni,
guardatevi anche intorno: non fate li cojoni!

Muovionci como falange, andando tutti avanti,
teniamoci vicini, marciamo come fanti"

L'armata tosto mosse, pedando fra li prati,
guadando fiumiciattoli, saltando li fossati.

M'avvicinò poi timida, donzella titubante:
"Aita me, meschina, per affrontar lo mastro interrogante!

Son Giada peregrina, ma nulla io recordo,
non abe carta o bussola e temo lo Leonardo!"

Sua amica lì vicino sussurra due cosine:
"Mi nutro a Zona e inghiotto tre belle noccioline"

"Lei est la Miriam, non abe a cogitare; - disse l'Achille -
m'attento a zecche e cimici: ne ho viste più di mille!"

Et mentre poi giungemmo al mezzo del cammino,
Leonardo si fermossi, innanzi a un segnalino.

"Lumate omini - ei disse - notate sti cartelli,
vi possono aiutare certo, ma non sono «SantoGralli»!"

Sospirano patienti, Rossana e Debora et anco l'Anastasia,
mentre Lorenza onirica, pensava a un viaggio in Asia.

"Tenete fede tutti! Che quasi in cima siamo!
Ancora pochi passi, il suolo poi baciamo"

"Perdona me sant'omo, potiam un po' sostare?"
propose la Sabina, poiché c'aveva fame.

"Giammai! Patite il giusto a fame e a sete!
Or io chiuderò l'occhi et voi mi condurrete"

Allor zia Silvia, con David sfogossi:
"Poteo stamani otiare, ma a me chi m'obbligasse?"

"Tutta semana m'affanno coi bagagli; - rispose 'l «barbarosso -
et passo la domenica, proprio come uno fesso?"

Dopo sentieri et boschi, passammo in una landa,
giungendo finalmente in piccola locanda.

Rifocillati e sazi tra bibite et dolcetti,
cum sontuosa coppa glichica, l'Alessia io vedetti.

"Che magna ricompensa (...et «magna» intendo in romanaccio),
tu la consumerai 'n fretta, cum fusse Castagnaccio?"

"Non abe preoccupatio, son donna sanza schemi,
affronto cum coraggio, tutti li sport... ESTREMI!"

  
Poesia anisosillabica in rima baciata
© Copyright 2016 - Fabrizio Manili‎

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